Somewhere




film di Sofia Coppola



Commedia/Drammatico - In concorso al Festival di Venezia 2010: vincitore del Leone d'Oro per il miglior Film.

Quando un Festival, per la precisione quello di Venezia, premia un film come Somewhere si rimane perplessi. O si tratta di un'opera così profonda e criptica che i comuni mortali non riescono a coglierne i significati sottesi o si tratta di una boiata che critici soloni vogliono far passare per un'opera d'arte.

Con Somewhere il dubbio è presto sciolto: si tratta di una boiata. Una boiata firmata Coppola ma pur sempre una boiata.

La trama: un attore belloccio conduce una vita tipica da attore belloccio a LA donne, lavoro, donne e, ovviamente, si annoia.

Per qualche ragione poco chiara la ex moglie decide di mollargli la figlia per alcuni giorni prima di parcheggiarla al campo estivo.

La vita del nostro annoiato attore diventa un pochino più interessante e quando è costretto a separarsi sente il vuoto intorno.

Trama poco originale: l'uomo di successo senza affetti che non sa bene cosa fare del tempo e della sua vita. Dialoghi padre e figlia inesistenti. Dialoghi lui e gli altri ( ex moglie, amici, ecc.) ridicoli.

Inquadrature inutilmente lunghe e noiosissime. Finale che fa intuire la voglia di cambiamento ma che non viene esplicitata. Troppo comodo lasciare le conclusioni alla fantasia dello spettatore.

Consigliato solo a coloro che volessero intraprendere la carriera di ballerine Lap Dance perché per molti minuti ( ad alcuni come la sottoscritta è parsa un'eternità) la regia si sofferma sulle contorsioni di due graziose ragazzine.

di Carolina Danelli

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Io ho visto due film della Sofia:

Lost in Translation - penoso tentativo di 'Tranche de vie' alla francese. Già il Tranche de vie, personalmente, mi fa venire un rigurgito di peperonata ... figurati un penoso tentativo.

Marie Antoinette - belli i costumi, bella la scena, bravi gli attori. Dov'è la storia? Dov'è la 'regggggia'? Preferisco 'Notte brava a Las Vegas', per lo meno c'è un inizio e c'è una fine (e ci sono le ragazzine che si dimenano).

Insomma, mia cara, a me la Sofia non è mai piaciuta neanche un po'. La trovo noiosa, inutile, gonfiata, cerebrale, incompetente e (non che importi, ma mi infastidisce) mal vestita. Certo ... se ti chiami Coppola di cognome, un film prima o poi te lo fanno fare. Tre film (quattro se si considerano le fottute vergini suicide ... che è un po' un ossimoro) sono sicuramente abbastanza.

Non dico nulla sulla polemica di Venezia. Il festival (così come Cannes e Berlino) è solo un agglomerato di film macedoni e dell'Azerbaigian che sono già mortalmente noiosi per conto loro. Se poi li fai giudicare da un similare agglomerato di 'rincoglioniti' che capisce poco di cinema e nulla della natura umana, ecco cosa succede (ti ricordo che secondo Tarantino, film tipo 'La poliziotta' e 'Viva la foca' sono dei piccoli capolavori).

Per altro - e anche qui non vorrei far polemiche - mettere a capo della giuria l'ex fidanzato della regista del Leone d'Oro non è proprio una cosa saggia.

Insomma, fino a ieri la Sofia faceva i lavoretti a Quentin, e oggi lui la la premia come miglior film di Venezia? E poi i sinistri parlano di conflitto di interessi!!! :)

Vabbè, come hai avrai capito dalle mie velate parole, la Sofia non mi è simpaticissima, così come Venezia, Cannes e Berlino, che considero non dei festival ma delle pugnette intellettuali.

L'unico concorso VERO è l'Academy Award (gli oscar), perchè si tratta di plebiscito per categoria. Non è il voto di 'quattro cazzoni' - fra cui magari un giornalista e due stiliste - ma di tutta una categoria di professionisti (gli attori votano per gli attori, i registi per i registi e così via).

Certo ... anche lì c'è in gioco pubblicità, soldi, simpatie personali ... ma per lo meno quelli dell'accademia ci PROVANO! Noi siamo solo capaci di criticare e di farci (appunto) pugnette.

di Luca



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